L’arrivo di watchOS 12 segnerà un nuovo punto di svolta per Apple Watch, grazie all’integrazione di Apple Intelligence, il sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Apple per i suoi dispositivi. Ma a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, questa trasformazione sarà tutt’altro che “classica”. Il cuore dell’elaborazione, infatti, non sarà l’orologio stesso, ma l’iPhone a cui è collegato.
Una sinergia già sperimentata
Quando Apple lanciò il primo Apple Watch, molte delle sue funzionalità dipendevano direttamente dall’iPhone. Con gli anni, l’orologio è diventato sempre più autonomo, guadagnando potenza e indipendenza. Tuttavia, con l’introduzione di Apple Intelligence, Apple sembra voler tornare parzialmente a un modello di collaborazione tra dispositivi.
Questo perché gli attuali Apple Watch, per quanto avanzati, non dispongono dell’hardware sufficiente per eseguire localmente modelli di intelligenza artificiale generativa. Per questo motivo, Apple utilizzerà l’iPhone come “motore” nascosto per gestire le nuove funzioni AI.
Apple Intelligence su Apple Watch: già in parte attiva
Anche se watchOS 12 segnerà il debutto ufficiale di Apple Intelligence sull’orologio, alcune funzionalità sono già in uso con watchOS 11. È il caso, ad esempio, dei riepiloghi intelligenti delle notifiche o della modalità Focus “Riduci interruzioni”, che già sfruttano algoritmi AI eseguiti sullo smartphone.
Il punto chiave è la trasparenza dell’esperienza utente: anche se l’elaborazione avviene altrove, l’utente ha la percezione che l’orologio stia lavorando in autonomia. Questa continuità d’uso sarà mantenuta anche con le future novità.
Cosa potrebbe arrivare con watchOS 12?
Apple non ha ancora ufficializzato l’elenco delle funzionalità AI che saranno introdotte su watchOS 12, ma secondo fonti vicine alla compagnia, il supporto ad Apple Intelligence sarà una delle novità principali dell’anno, seppur in forma parziale. Mark Gurman, voce autorevole del mondo Apple, ha confermato che le funzioni saranno etichettate come “Powered by Apple Intelligence”, pur non essendo eseguite direttamente sull’orologio.
Alcuni elementi dell’interfaccia di iOS 19 potrebbero essere adattati a watchOS 12, ma non è prevista una rivoluzione grafica. L’attenzione sarà focalizzata sull’intelligenza contestuale: suggerimenti, filtri, notifiche intelligenti e interazioni predittive potrebbero rappresentare le prime vere innovazioni visibili.
Un nuovo equilibrio tra potenza e semplicità
L’approccio ibrido scelto da Apple rappresenta un compromesso intelligente tra funzionalità avanzate e limiti hardware. L’obiettivo è offrire un’esperienza fluida e coerente, evitando rallentamenti o consumo eccessivo della batteria dell’Apple Watch.
In questo modo, l’orologio rimane leggero e reattivo, mentre le operazioni complesse vengono eseguite in background dall’iPhone, senza che l’utente debba preoccuparsi di nulla.
Conclusione
L’integrazione di Apple Intelligence in watchOS 12 non sarà una semplice aggiunta, ma una nuova fase evolutiva per l’ecosistema Apple. La sinergia con l’iPhone permetterà all’Apple Watch di offrire funzionalità avanzate, senza sacrificare leggerezza, autonomia e semplicità d’uso.
La WWDC 2025 sarà l’occasione ideale per scoprire come Apple intende plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale su dispositivi da polso. Fino ad allora, resta alta la curiosità su quali funzioni saranno davvero rese disponibili – e come cambieranno il nostro modo di interagire con il tempo, le notifiche e l’informazione.
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